Carrara Studi Aperti 2023: la magia del marmo

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A partire dalle 19.30 di venerdì 9 giugno 2023, torna a Carrara la manifestazione  “Carrara Studi Aperti“, occasione unica per visitare i laboratori e gli atelier dove il famosissimo marmo bianco di Carrara prende vita  e per incontrare gli artisti e gli scultori che vivono e lavorano nella città apuana. Sarà una occasione ucina per incontrare una delle forme d’arte più antiche del mondo e scoprire le meraviglie che vengono prodotte con il marmo più famoso del Mondo. Apprezzato dai più grandi scultori della storia, da millenni il prezioso marmo di Carrara viene estratto e lavorato – seppur con mezzi moderni e più efficaci – in un modo non troppo dissimile da come avveniva nei secoli scorsi, quando Michelangelo, Donatello, Canova giungevano a Carrara per scegliere il marmo più adatto per le loro opere d’arte.

Il marmo di Carrara, la materia diventa arte

Senza marmo di Carrara non ci sarebbero la Pietà ed il David di Michelangelo, non ci sarebbe il meraviglioso pulpito del Duomo di Siena di Nicolò Pisano. Né tanto meno avremmo le opere famosissime di Antonio Canova quali la statua di Paolina Borghese (conservata alla Galleria Borghese di Roma) o la scultura che ritrae Amore e Psiche (Canova ne scolpì due copie, oggi conservate al Louvre e all’Ermitage). Di marmo di Carrara è rivestito il Duomo della città apuana dedicato a Sant’Andrea Apostolo e non stupitevi più di tanto se a Carrara sono realizzati in marmo perfino gli arredi urbani!

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Il marmo di Carrara (o, meglio, di Luni) era conosciuto già nell’età del ferro e successivamente ne fecero grande uso i Romani – soprattutto in età imperiale – come rivestimento di palazzi, thermae, archi trionfali e domus di nobili. Da allora, è la pietra estratta dalle cave delle Ali Apuane è considerata come una delle materie prime più pregiate al mondo.

Che ci si trovi in treno o si percorra l’autostrada, all’altezza di Massa, l’apparire delle Alpi Apuane è un prodigio per la vista: appaiono quasi innevate tanto è luminoso il candore della pietra di cui sono composte!

Scoprire il lavoro che c’è attorno ad una cava di marmo è una di quelle esperienze che restano a lungo nella memoria: se ne avete la possibilità, prenotate una visita guidata (meglio con con un fuoristrada, mezzo indispensabile per raggiungere i siti più impervi) e fatevi mostrare i metodi di estrazione della pietra. Entrate nelle cave esterne e nelle grandi gallerie coperte da cui il marmo pregiato viene estratto, sentitevi piccolissimi dinanzi ai blocchi di marmo che aspettano di essere sezionati e tagliati con il filo diamantato in base alle richieste del mercato, osservate i macchinari e gli strumenti che penetrano nel marmo quasi fosse burro.

Con l’evento Carrara Studi Aperti 2023, il marmo di Carrara diviene nuovamente protagonista di un festiva diffuso, in cui la bellezza e la creatività sono le protagoniste.  Ben 50 gli atelier e spazi espositivi aperti al pubblico100 gli artisti coinvolti. L’evento propone inoltre 10 percorsi – da seguire seguendo una mappa digitale e/o cartacea – che si snodano tra montagna e mare per raccontare come la pietra calcarea sia diventata l’oro bianco di Carrara. Ma non solo: l’arte nella sua espressione più globale è alla base dell’evento per cui i percorsi prevedono la possibilità di visita a laboratori di serigrafia, studi di illustrazione, laboratori di ceramica.

Perché se Carrara è famosa per il suo marmo ed è il luogo prediletto dagli scultori internazionali, la città negli ultimi decenni è diventato un laboratorio creativo a tutto tondo dove si sperimentano nuovi linguaggi e lavorazioni di materiali innovative.

Carrara è stata designata dall’Unesco quale Città Creativa: oltre il 30% della popolazione è costituita da artisti internazionali, un melting pot di visioni, culture e declinazioni artistiche dove trovano spazio la scultura, la pittura, la musica, le performance, la ceramica, la fotografia e l’illustrazione grafica. Già 11 anni fa, in occasione della prima edizione di Carrara Studi Aperti (2013), la comunità creativa di Carrara contava più di 400 artisti e da allora l’evento è diventato un appuntamento imperdibile per appassionati e curiosi, per esperti d’arte e profani.

Nel corso dell’evento carrarese si potrà approfondire la produzione artistica e la storia di Corrado Marchese, uno scultore puro, o quella di Oliviero Bertolaso, che ha installato il suo studio tra le cave con vista mare, dove scolpisce a mano opere classiche e produce vino.

Figura interessante quella di Boutros Romhein, che ha ugualmente creato il suo laboratorio e la sua scuola vicino alle cave dando nuova vita a un borgo abbandonato, una piccola frazione di 4 case dove un tempo vivevano pastori e cavatori.

Si potrà visitare il laboratorio Badrock, una ex scuola prima in disuso e oggi diventata un centro di creatività grazie ad un team di giovani artisti, ex studenti dell’accademia di Belle Arti di Carrara. E ancora tanto, tanto altro.

Al Museo delle Arti di Carrara – mudaC, nell’ex Convento di San Francesco,  sono esposte le opere acquisite dalle Biennali Internazionali di Scultura realizzate a Carrara fra il 1957 e il 1973, dalle Biennali del 2006 e del 2010 e dalla mostra “Disegnare il marmo”. Nei giorni di Carrara Studi Aperti 2023 sarà possibile visitare al mudaC la mostra “Oggetti della memoria” di Xenia Guscina e Luca Locati per “Riconciliarsi – Istituzioni, Artisti e Comunità, progetto di partecipazione proposto dalla direttrice Laura Barreca e curato da Maria Rosa Sossai.

Grazie a Carrara Studi Aperti 2023 la città di Carrara ospiterà numerosi ‘eventi collaterali’, che renderanno fruibili spazi e luoghi d’arte normalmente non accessibili. A partire dalle 20.00, spazio quindi a mostre, presentazioni di libri, concerti e performance artistiche.

Fonte: bussoladiario.com