Colori e disegni che sono una poesia della natura: l’Arabescato Orobico

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Da una sottile lingua che attraversa la Val Brembana e la Val Seriana si estrae un “marmo” dai colori e dai disegni unici al mondo. Lavorato e diffuso da secoli, è lui il “marmo” bergamasco per eccellenza.

Nel panorama globale delle pietre ornamentali, c’è un “marmo” così inconfondibile che tutti riconoscono e associano al territorio bergamasco: è l’Arabescato Orobico.

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Ogni lastra di questo “marmo” è una sorprendente tavolozza della natura, dove con continua variazione di disegno si passa da un fondo bianco-grigio cangiante più o meno scuro a un fondo bianco e rosa o rosso di varia intensità, su cui si alternano striature bianche o ancora rannuvolamenti rosati o venature in scale di grigi, oppure grandi macchie dal dorato al rosa-bruno al rosso.

L’effetto finale, esaltato dalla direzione di taglio di questi particolarissimi disegni, è sempre diverso, morbido e sinuoso, proprio come nei disegni degli arabeschi, le decorazioni tipiche dell’arte islamica. Per questo motivo, dal secolo scorso il nome «Arabescato» è stato scelto al posto del precedente. Nella documentazione storica infatti questa singolare pietra ornamentale era già molto nota e diffusa con nomi più generici, come ad esempio marmo rosso venato, o marmo di Ardesio, o marmo della Val Brembana.

Colori, disegno, bellezza e decoro: è alla natura geologica dell’Arabescato Orobico, che i geologi chiamano Calcare Rosso, che dobbiamo questa combinazione unica. Del resto anche l’origine della roccia da cui si estrae l’Arabescato Orobico è così particolare che possiamo considerarla quasi una rarità.

Fonte: www.ecodibergamo.it