Da Toronto a Jeddah, marmo di Carrara da export

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Dal prestigioso grattacielo The Well di Toronto alla grande Moschea di Jeddah: sono solo due esempi delle forniture di marmi più recenti di Franchi Umberto Marmi, società fondata cinquant’anni fa dalla famiglia Franchi, attiva nella lavorazione e commercializzazione di blocchi e lastre di marmo di Carrara, uno dei simboli del Made in Italy e del lusso.

Quaranta dipendenti, un indotto di 500 persone un valore della produzione di 51,2 milioni a fine 2020, i suoi marmi sono stati utilizzati anche per la torre One del World Trade Center di New York e per gli interni di alcuni dei più prestigiosi appartamenti e alberghi di Park Avenue.

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Alberto Franchi, presidente e ad Franchi Umberto Marmi

La società guidata da Alberto Franchi, presidente e amministratore delegato e da Bernarda Franchi, vicepresidente e amministratore delegato è approdata sul segmento AIM della Borsa Italiana lo scorso 5 ottobre tramite la business combination con TheSpac, un partner strategico per un ulteriore impulso al percorso di crescita del gruppo.

Obiettivo della società è proseguire nella strategia di diversificazione geografica intrapresa in questi anni, incrementando il presidio sui mercati internazionali con una politica commerciale volta a posizionare i prodotti nel segmento lusso.

L’attività si concentra in cinque capannoni a Carrara

L’entrata in Borsa ha rappresentato per Franchi Umberto Marmi, che da 50 anni opera per valorizzare il marmo bianco di Carrara nel mondo, un passo ulteriore nel percorso di sviluppo. L’attività dell’azienda è principalmente concentrata presso la sede di Carrara (circa 47.000 metri quadrati), dove si trovano cinque moderni capannoni adibiti a showroom e un edificio nel quale sono ospitati gli uffici amministrativi.

C’è inoltre una nuova area espositiva del gruppo che è stata completata nei primi mesi del 2020 con ulteriori 12mila metri quadri dedicati, con i quali l’area costruita seguendo i criteri dell’industria 4.0, è diventata il più grande spazio commerciale dedicato al marmo di Carrara. Con un impegno costante la società è riuscita negli anni a crescere sempre di più nel mercato nazionale e in quello internazionale attraverso una strategia di diversificazione geografica.

Dalla fine degli anni ’90 l’espansione si è focalizzata sul mercato asiatico e nel mercato mediorientale, per poi, negli anni 2000, iniziare la commercializzazione dei propri prodotti anche sul mercato americano. A testimoniare la continua crescita del gruppo anche l’acquisizione del 50% della società Ingegner Giulio Faggioni, uno dei principali operatori del settore dell’estrazione del marmo del distretto apuano, finalizzata nel gennaio 2021.

Da parte di Franchi Umberto Marmi c’è infine una forte attenzione alla sostenibilità e alla ricerca e sviluppo attraverso investimenti sia in chiave digitale e di crescente innovazione l’impegno nelle tematiche ambientali, per un’attività che copre tutte le fasi del processo produttivo e distributivo coniugando l’esigenza di controllare l’intera filiera per assicurare la qualità del prodotto, con quella di rendere efficienti le fasi di produzione e distribuzione al fine di soddisfare la clientela.

Fonte: www.corriere.it