I porti italiani crescono nel 2022: con oltre 490 milioni di tonnellate movimentate, +1,9% sul 2021

ANSA
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E’ questo uno dei dati centrali di ‘Port Infographics’ 2023 redatto da Assoporti-Srm. Il sistema portuale italiano si conferma a vocazione multipurpose: i porti italiani sono in grado di rispondere a esigenze di domanda di trasporto differenziata.

Hanno gestito rinfuse liquide per 169 milioni di tonnellate, Ro-Ro per 120,9 milioni, container per 119,5 milioni, rinfuse solide per 61,1 milioni e altre merci per 19,7 milioni. Inoltre, hanno visto la movimentazione di oltre 61,4 milioni di passeggeri di cui 9 milioni di croceristi.

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I porti italiani sono più resilienti rispetto alle altre aree competitor: nel settore container (tenendo conto degli scali con una movimentazione oltre il milione di teu) crescono dell’1,3% nel 2022 contro le flessioni registrate dalle aree competitor dal Northern range, al Mediterraneo e all’Atlantico. Migliora la connettività marittima dei porti italiani: 4 scali presenti nella Top 15 dei porti Mediterranei. Per l’Italia forte la “dipendenza” dal mare del commercio internazionale: il 39% dell’import – export avviene via nave per un valore di 377 miliardi di euro.

L’interscambio marittimo ha mostrato una ripresa molto solida nel 2022, con un +38%, 10 punti percentuali in più rispetto alla performance dell’interscambio nel suo complesso. Le prime 5 categorie di merci in entrata nel Paese via mare concentrano il 72% dell’import marittimo (oil & gas, metalli, macchinari, prodotti chimici e tessile e abbigliamento). Le prime 5 categorie di merci in uscita dal Paese via mare concentrano il 76% dell’export marittimo. La Cina si conferma il primo fornitore per l’Italia: rappresenta un quinto delle merci in entrata via mare nel nostro Paese. Gli Usa si confermano un grande mercato di sbocco per l’export italiano via mare: un quarto delle nostre merci in uscita su nave sono dirette nel Paese nordamericano.

Fonte: ANSA