Il Serizzo: dalle caratteristiche agli utilizzi

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Il serizzo, noto anche come sarizzo, è il termine utilizzato per indicare una serie di litotipi di colore grigio scuro e grama uniforme, a composizione gneissica (una delle più comuni rocce metamorfiche costituenti la crosta continentale) presenti nelle Alpi meridionali.

Utilizzato sia nell’outdoor che nell’indoor, sia in ambito privato che pubblico, presenta caratteristiche strutturali uniche, motivo per il quale è sempre stato largamente utilizzato nel corso dei secoli. Ecco cosa sapere a riguardo!

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la composizione del serizzo

Con il termine “serizzo” si fa riferimento a una roccia di origine metamorfica che appartiene allo gneiss con proprietà tipiche del granito. Di colore prevalentemente grigio o bianco e dalla grana uniforme, si compone di quarzo, biotite scura (che definisce la tessitura fogliata della roccia) e feldspato bianco, e presenta un’evidente scistosità. Se il taglio del serizzo avviene “contro”, si evidenzia la struttura “occhiadina”, caratterizzata da nuclei di quarzo o feldspato ammantati da cristalli di biotite.

Il nome deriva da vecchi termini dialettali in uso nelle Alpi meridionali, soprattutto nelle regioni del Piemonte e del Ticino, e viene talvolta utilizzato come sinonimo di “granito” o “gneiss”, entrambe rocce a composizione granitica più o meno metamorfizzate. Il serizzo viene estratto nelle alpi appennine e le numerose cave sono sparse nell’alta Val d’Ossola, soprattutto in valle Antigorio. In termini tettonici, il serizzo è caratteristico della zona Pennidica formatosi durante l’orogenesi alpina: la forza della spinta della placca africana su quella europea ha provocato diverse deformazioni, che hanno portato anche alla formazione degli ammassi rocciosi alpini. Proprio qui, si ritrova la falda Pennidica, dove si sono formati minerali e rocce tipici di condizioni di alta pressione, tra le quali il serizzo.

dove viene estratto

La zona di maggior estrazione del serizzo è tra Svizzera e Italia, intorno a Crevoladossola, in Canton Ticino e a Sondrio, e rappresenta oltretutto una delle attività di maggior profitto di quest’area.

Troviamo poi la Valle Antigorio (dove si estrae il serizzo Antigorio), Val Formazza (zona del serizzo formazza), Val Chiavenna (area di riferimento del serizzo Dublino), Valle Anzasca (per il serizzo monte Rosa) e la Valle Versasca tra Lavertezzo e Gerra, tra le più antiche aree estrattive in assoluto. Altre zone di riferimento sono Valle Levantina a Cresciano, Val Bregaglia, Valle Onsernone e Valle di Vergeletto.

alcune caratteristiche e utilizzi

Il serizzo presenta delle proprietà finisco-meccaniche simili a quelle del granito, resiste al gelo e all’usura, e si presenta nelle finiture lucido, fiammato e bocciardato. Già in epoca romana, veniva largamente utilizzato come materiale per l’edilizia e per la realizzazione di altari o sarcofagi ad esempio, come testimoniamo i numerosi ritrovamenti.

Oggigiorno, si utilizza sia nell’outdoor che nell’indoor, per la realizzazione ad esempio di facciate, scale, pavimenti, davanzali, balconi, camini, arredo bagno e piani cucina. A livello pubblico, lo si ritrova anche per murature, coperture di edifici, fontane, pavimentazioni di ampia metratura esterne o in luoghi di alto passaggio di persone come in centri commerciali, stazioni ferroviarie e metropolitane, oltre che aeroporti.

Fonte: www.marmomac.com