Il serpentinoscisto: dalla composizione ai luoghi di estrazione

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Il serpentinoscisto è una roccia metamorfica: questa tipologia di rocce si forma all’interno della crosta terrestre a seguito di una serie di trasformazioni mineralogiche e strutturali che coinvolgono più tipi di rocce come risposta a un ambiente fisico diverso rispetto a quello originario.

Tra i minerali principali che compongono il serpentinoscisto, ci sono: antigorite, olivina, magnetite, clorite e pirosseno, ed è proprio la loro tessitura a determinare le caratteristiche fisico-meccaniche della roccia, inclusa la fissilità, ovvero, la capacità di dividersi in lastre sottili. Il colore di riferimento del serpentinoscisto è il verde, che si presenta in diverse sfumature, arrivando anche ad avere un aspetto “vissuto” se esposto all’aria per tanto tempo, a causa dell’alterazione ferrosa della magnetite presente al suo interno.

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Il serpentinoscisto ha una elevata resistenza alla compressione e all’aggressione degli agenti atmosferici, oltre che alla flessione e, proprio per questo motivo, è da sempre considerato un materiale di riferimento per coperture (come tegole e cocciame), rivestimenti e pavimentazioni. Questa la sua composizione mineralogica e definizione petrografica:

  • Minerali principali: antigorite e olivina per l’80-90% della roccia, seguite da clorite, magnetite e pirosseno.
  • Antigorite ed olivina.
  • Massa dell’unità di volume (kg/m3): 2795 kg/m³
  • Assorbimento d’acqua (% in massa): 0,08 %
  • Carico di rottura a compressione semplice (MPa): (carico perpendicolare alla scistosità) 301 MPa
  • Carico di rottura a compressione semplice (MPa): (carico parallelo alla scistosità) 136 MPa
  • Carico di rottura a trazione indiretta mediante flessione (MPa): 96,7 MPa
  • Carico di rottura a trazione indiretta mediante flessione dopo gelività (MPa): 93,4 MPa
  • Resistenza all’alterazione causata dagli agenti atmosferici (spessore dello strato alterato mm): 0,01 mm

i luoghi di estrazione

Oggigiorno, le cave a cielo aperto della Valmalenco costituiscono una fonte importante di occupazione e in termini di prodotto interno lordo di questa zona, mantenendo il loro status di luogo di estrazione per eccellenza del serpentinoscisto. Da qui poi, il materiale viene largamente esportato in Europa, America e Asia, dove viene principalmente utilizzato per i rivestimenti esterni.

Fonte: www.marmomac.com