Le tasse di esportazione sulle materie prime minerali egiziane continuano fino a febbraio 2023

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La continuazione delle tasse di esportazione su diverse materie prime minerali per un altro anno ha deciso il ministro egiziano del commercio e dell’industria Nevine Gamea per sostenere l’industria e l’economia locale, soprattutto durante la crisi COVID-19 in corso.

In particolare, la decisione che entra in vigore il nove febbraio è conforme alla nuova strategia del ministero per aumentare il valore aggiunto dei prodotti primari piuttosto che esportarli in forma grezza, secondo l’assistente del ministro del commercio e dell’industria per gli affari economici, Ibrahim Al-Seginy.

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Il ministero prevede d’incoraggiare l’industria locale fornendo i requisiti di produzione in loco e mantenendo lo stock locale di minerali delle miniere e delle cave. La decisione incoraggia anche le attività minerarie e semplifica le procedure per gli investitori locali.

Rivolgendosi alle autorità interessate, Al-Seginy ha spiegato che questa decisione si basa su studi e analisi dei dati sulle esportazioni dell’Organizzazione generale di controllo delle esportazioni e delle importazioni.

Al-Seginy ha sottolineato che gli studi annuali sono condotti per determinare se le tasse d’esportazione possono essere modificate o continuate in base a diversi indicatori. Questi fattori includono lo sviluppo delle materie prime e i loro prezzi internazionali e locali.

Concludendo, Al-Seginy ha indicato che le tasse di esportazione attualmente imposte su questi minerali hanno contribuito a mantenere le esportazioni al tasso standard, sottolineando che l’aumento delle esportazioni di sabbia lo scorso anno del 47% ha richiesto un aumento della tassa di esportazione a 150 EGP per tonnellata invece di 100 EGP per tonnellata.

Fonte: dailynewsegypt.com

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