Angola: importanza degli investimenti nel settore minerario di rocce ornamentali

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*Questo è un articolo fornito dall’Ambasciata dell’Angola in Corea

Il forte calo del prezzo del petrolio e più recentemente la pandemia di COVID-19 hanno costretto il governo angolano ad adottare misure che contribuiscono a mitigare gli effetti della crisi e lo scenario di incertezza che coinvolge l’economia nazionale.

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Nell’insieme delle misure adottate per mitigare la crisi, uno dei settori individuati, in grado di sostenere la diversificazione dell’economia e contribuire all’incremento delle esportazioni non petrolifere, è quello delle rocce ornamentali, ovvero il granito e il marmo.

In Angola il settore delle rocce ornamentali rimane ancora in una dimensione ridotta, essendo concentrato, principalmente, all’estrazione, con poche unità produttive per la trasformazione e la valorizzazione del prodotto, nonostante il 40% della superficie angolana sia ricoperta da rocce ornamentali.

In questo senso, il governo angolano sta, in questo momento, incoraggiando gli investimenti privati ​​stranieri nel settore delle rocce ornamentali, in particolare granito e marmo, al fine di esplorare la regione meridionale del paese, che comprende principalmente le province di Huila e Namibe. , per farne il centro per eccellenza per la trasformazione delle rocce ornamentali.

Va notato che l’Angola ha circa 38 dei primi 50 minerali utilizzati in vari settori, come diamante, ferro, oro, fosfato, manganese, rame, piombo, zinco, wolfram, tungsteno, titanio, cromo, marmo, uranio, ecc. .

Come strategia per l’importanza di questi minerali, il governo attribuisce alla ricerca scientifica un ruolo rilevante nello stimolare l’uso sostenibile della ricchezza mineraria del paese. A tal fine, ha recentemente aperto un istituto geologico, l’Instituto Geologico de Angola (IGEO), dotato di tecnologie di ultima generazione per fornire informazioni geologiche credibili allo Stato, nonché a investitori e ricercatori.

Questa istituzione si trova a Luanda, con una superficie di 44.650 mq che comprende un edificio sede, laboratori per prospezioni fisiche e analisi chimiche, oltre ad un’area sociale. I laboratori sono dotati di moderne attrezzature per la preparazione fisica di campioni geologici, analisi chimico fisiche di rocce, minerali e acque.

Oltre a Luanda, l’IGO ha centri regionali nelle città di Lubango (Huila) e Saurimo (Lunda Sul) e aggiunge un database geologico del territorio angolano, precedentemente prodotto e nell’ambito del Piano Geologico Nazionale (PLANAGEO). Il laboratorio Luanda ha la funzione più completa, con un focus sulla microanalisi. Quella di Lubango, oltre all’analisi generica, è in grado di preparare e analizzare rocce e minerali ornamentali, mentre quella di Saurimo effettua analisi di geoscienze generiche.

Di conseguenza, nel quadro della ristrutturazione del settore minerario, il Governo dell’Angola ha approvato un nuovo modello di governance, con la creazione, lo scorso aprile, dell’Agenzia Nazionale per le Risorse Minerarie (ANRM), che è principalmente responsabile della regolazione di questo importante area, consolidando il dialogo costante con la comunità imprenditoriale e con i principali attori coinvolti in questa attività economica.

A tal proposito l’ANRM pianifica, predispone e avvia la concessione mineraria per libero mercato, negozia, gestisce e monitora i contratti e l’esecuzione.

Per le ragioni presentate in precedenza, vale la pena ricordare che l’Angola ha punti di forza e prospettive economiche favorevoli, che, se ben utilizzate, possono promuovere una crescita economica inclusiva e ampia e stimolare lo sviluppo di altre aree, come i lavori pubblici, l’edilizia civile e l’agricoltura. industria.

Va notato che l’esistenza di climi differenti favorisce anche lo sviluppo di produzioni agricole diversificate durante i 12 mesi dell’anno, con una superficie di seminativo di 35 milioni di ettari, di cui solo il 14 per cento viene utilizzato.

Infatti, 69 milioni di ettari di estensione forestale comprendono boschi di grande valore economico, come ebano, sandalo e jacaranda e piantagioni commerciali di pini ed eucalipti.

Altri aspetti da considerare sono la posizione geostrategica dell’Angola che consente agli investitori di accedere al mercato regionale (SADC), di 16 paesi, con un PIL totale di 600 miliardi di dollari, con oltre 200 milioni di consumatori, oltre al suo interno mercato composto da 30 milioni di abitanti. L’Angola è limitata a ovest dall’Oceano Atlantico, a sud dalle Repubbliche di Namibia e Botswana, a nord dalla Repubblica del Congo, a nord-est dalla Repubblica Democratica del Congo e ad est dalla Repubblica di Zambia.

In termini legislativi, la Nuova Legge sugli Investimenti Privati ​​(Legge n. 10/18 del 26 giugno) nel suo articolo 14 garantisce che lo Stato rispetti e tuteli i diritti di proprietà degli investitori privati; L’articolo 15 stabilisce che lo Stato angolano garantisce a tutti gli investitori privati ​​l’accesso ai tribunali angolani per difendere i propri interessi, con il giusto processo, protezione e sicurezza garantite.

Va inoltre notato che, dal 2020, l’importazione di capitali da investitori stranieri che desiderano investire in Angola con società o progetti nel settore privato, nonché esportare i profitti associati a questi investimenti, sono esenti da licenza da parte della centrale angolana Bank, in questo caso la National Bank of Angola (BNA).

Di conseguenza, vi è un forte interesse da parte del governo a creare condizioni più attraenti per incoraggiare gli investimenti esteri, che si riflette negli sforzi per creare un clima sociale e politico più favorevole, nella nuova legislazione sugli investimenti privati ​​e nell’ulteriore liberalizzazione degli investimenti finanziari. operazioni per garantire contro qualsiasi rischio che possa verificarsi nel trasferimento dei profitti.

Come si può vedere, essendo legato a un settore molto attraente e competitivo, il governo angolano intende migliorare l’attrazione di investimenti diretti esteri con la partecipazione principalmente di grandi multinazionali e rispettabili società sudcoreane, creando le condizioni per aumentare l’interattività e l’empatia tra operatori e agenti che guidano lo sviluppo dei due paesi.

Fonte: www.koreatimes.co.kr