Back to Xiamen: Area Italia Marmomacchine alla Xiamen Stone Fair 2023

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Anche grazie all’allentamento delle restrizioni sui viaggi internazionali con particolare riferimento alle nuove possibilità di ingresso in Cina senza osservare periodi di quarantena, un importante effetto della mutata politica cinese sul contrasto al Covid, gli organizzatori della International Xiamen Stone Fair hanno nuovamente reso disponibili alcuni spazi espositivi riservati alle Aziende Italiane che ne faranno richiesta tramite Confindustria Marmomacchine, che gestisce questi spazi attraverso la propria controllata Marmomacchine Servizi.

Il layout disponibile – per i tempi organizzativi ristretti conseguenti al recente allentamento delle misure sanitarie in vigore – pur modificato rispetto a quello dell’edizione 2019 offrirà in ogni caso la possibilità di ripresentarsi in questo importante mercato dopo tre anni di assenza conseguente alla pandemia e alle restrizioni ai viaggi sopracitate. L’Associazione invita pertanto tutte le Aziende interessate a valutare l’opportunità di esporre alla 23° XIAMEN STONE FAIR, richiedendo tutte le informazioni di dettaglio all’Ufficio Fiere dell’Associazione che è contattabile scrivendo a [email protected]

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Gli Organizzatori locali prevedono la presenza – oltre alle partecipazioni espositive dall’Italia – di espositori internazionali provenienti da Turchia, Egitto, Brasile e Portogallo. Ricordiamo che secondo i dati export dei primi 10 mesi del 2022 elaborati dal Centro Studi Confindustria Marmomacchine, la Cina si è confermata il 1° mercato di destinazione dei materiali lapidei grezzi Made in Italy, con 152 milioni di euro di importazioni dall’Italia, ma anche il 18° mercato di destinazione di prodotti lapidei lavorati e semilavorati, per un import dal controvalore vicino ai 18 milioni di euro. Significativo anche il ruolo della Cina come buyer di macchine, impianti e attrezzature italiane per l’estrazione e la lavorazione delle pietre naturali, che nei primi 10 mesi del 2022 ha visto il gigante asiatico piazzarsi tra i primi 20 paesi di destinazione con acquisti di tecnologie lapidee italiane vicine ai 12 milioni di euro.