First survey conducted to understand how Italians view marble

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Il marmo, dal greco marmaros, appunto “pietra splendente”, continua a essere molto amato dagli italiani: per oltre l’80 per cento di chi lo possiede “è stata la scelta migliore che potessi fare”. Tra coloro che non ce l’hanno già, il 60%, la maggioranza, dice che lo desidera. Sono alcuni dei dati che emergono dalla ricerca che Marmomac e VeronaFiere, la fiera internazionale della pietra e delle sue tecnologie, ha commissionato a Emg Different.

La ricerca, presentata dal ceo di di Emg Fabrizio Masia, è la prima realizzata per capire come gli italiani vedono questo materiale. Le resistenze sono di varia natura, ma prima fra tutte, probabilmente, è la comprensione: infatti il 50,1% dichiara che al momento dell’acquisto non si hanno a disposizione abbastanza notizie, e perfino i professionisti – architetti e arredatori, in difficoltà con le informazioni, preferisce andare sul sicuro e dirottare i propri clienti verso altre scelte.

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Come si diceva, chi lo sceglie poi lo ama. E perfino chi per qualche ragione sembra avere cambiato idea ci si affeziona. Tra “pentiti del marmo”, il 64% dichiara di non volerlo comunque sostituire, pur indicando fra i punti critici il deterioramento, la delicatezza e le difficoltà di manutenzione, quando la causa non è il cambiamento dei gusti personali.

La diffusione del marmo resta alta: al secondo posto, nel 56,4 per cento delle case, preceduto solo dalla ceramica (58,3%) e seguito dal legno/parquet, dal gres e dal cotto. Viene impiegato nel living (50,1%), in bagno (46,3%), in cucina (42,5%) ed è particolarmente amato al Sud e nelle Isole, dove è presente nel 62,4%delle abitazioni. Il 54% di chi deve ristrutturare intende utilizzarlo, in particolare per pavimenti, top di cucina e bagno, scale e davanzali.

Gli aggettivi che gli italiani usano più spesso per definirlo sono costoso, lussoso, bello, naturale. Ma l’aggettivo che circola di più anche tra professionisti e addetti ai lavori è duraturo, confermando che quella del marmo è una scelta slegata da mode e tendenze. Tuttavia, oltre alle lacune di comprensione e di informazione, c’è anche il bisogno di ringiovanirsi. Il 66,8% dei proprietari di marmo ha più di 70 anni.

La presentazione della ricerca ha anche avuto una tavola rotonda, moderata da Giorgio Tartaro,che ha analizzato i principali temi relativi alla ricerca. Ne è emerso molto altro:  Susanna Citrano, architetto e director Overalls Architecture London, si è soffermata sulla percezione e sugli usi all’esero,  Andrea Mancuso, designer e founder di Analogia project, ha dimostrato quanto sia importante conoscere le peculiarità della pietra per poterne fare arte, Monica Venturini, marketing manager di Asso S.P.A., si è occupata di smentire l’inadeguatezza del marmo per i ripiani in cucina e infine Camilla Bellini, designer e designer teller, ha illustrato quanto, come e perché i social sono importanti nella distribuzione di informazioni.

Tale osservazione era stata riportata anche da Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere. “Lo studio indica che tra le fonti di informazione dei consumatori, i canali online hanno un forte potenziale da esplorare per coinvolgere una platea più giovane. E con Marmomac Plus disponiamo già ora del più grande portale digitale a disposizione della community globale del marmo”.

Fonte: www.repubblica.it