Il Nuovo Monitoraggio del Piano Cave della Regione Toscana per il 2023

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È stato pubblicato il nuovo monitoraggio del Piano Cave della Regione Toscana per l’anno 2023, offrendo un’analisi approfondita delle attività estrattive, della produzione e dell’occupazione nel settore. Sebbene il focus non sia unicamente rivolto alla provincia di Massa Carrara e alle Alpi Apuane, è innegabile che questa regione rappresenta un’area di particolare interesse, data la rilevanza sia in termini di volumi estratti che del pregio del marmo estratto dalle sue montagne.

I Numeri del Settore Estrattivo

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Per comprendere appieno il panorama del settore estrattivo toscano, è necessario esaminare i dati concreti. La produzione complessiva regionale si aggira intorno ai 6 milioni di metri cubi, con circa 1,565 milioni provenienti dalla provincia di Massa Carrara, pari a circa il 25% del totale. Si registra un calo rispetto al 2022, quando i volumi ammontavano a circa 1,87 milioni, ma comunque superiori rispetto al 2019, ultimo anno pre-Covid, quando si attestavano a 1,512 milioni di metri cubi. È importante sottolineare che a Massa è ancora in corso l’iter di approvazione di alcuni Pabe, i Piani Attuativi dei Bacini Estrattivi.

Qualità e Tipologia dei Materiali Estratti

La quasi totalità dei materiali estratti nella provincia apuana rientra nella categoria dei materiali ornamentali, da taglio e derivati. Nonostante il calo dei volumi estratti, è soprattutto la qualità ad aver subito un decremento nel corso del 2023. I materiali ornamentali da taglio di alta qualità hanno raggiunto i 263 mila metri cubi, il dato più basso dal 2018, inferiore persino ai numeri registrati nel 2020, anno del Covid. Al contrario, i derivati hanno raggiunto 1,23 milioni di metri cubi, circa sei volte tanto i materiali pregiati. Solo nel 2022 si sono registrati quantitativi maggiori, ma associati ad un volume di scavo più alto.

Analisi della Qualità Complessiva

Un’analisi dei dati del monitoraggio evidenzia una resa qualitativa complessiva che si aggira attorno al 20%, con i derivati che raggiungono l’80%. Questo dato rappresenta una tendenza preoccupante per il settore, in quanto la qualità del materiale estratto è un fattore determinante per il valore economico e la competitività del marmo apuano sul mercato globale.

Conclusioni

Il monitoraggio del Piano Cave della Regione Toscana per il 2023 offre un quadro chiaro e dettagliato del panorama estrattivo regionale, con particolare attenzione alla provincia di Massa Carrara e alle Alpi Apuane. Nonostante il calo nei volumi e nella qualità dei materiali estratti, la produzione rimane comunque significativa. Diventa fondamentale proseguire con un monitoraggio attento e una gestione oculata delle attività estrattive per garantire la sostenibilità e la valorizzazione delle risorse naturali della Toscana.

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