La prima fase dell’aeroporto è stimata a un costo di 6 miliardi di dollari. Accoglierà 60 milioni di passeggeri all’anno, arrivando a 110 milioni nelle fasi successive.
L’Etiopia ha annunciato un progetto ambizioso per la costruzione del più grande aeroporto dell’Africa, con l’obiettivo di diventare un importante hub per il traffico aereo internazionale nel continente. Il nuovo aeroporto, che si chiamerà Aeroporto di Abusera, sarà situato nella città di Bishoftu, a circa 45 chilometri dalla capitale Addis Abeba, e si prevede che costerà circa 6 miliardi di dollari.
Questo progetto è concepito per soddisfare la crescente domanda di viaggi aerei nella regione e per rafforzare il ruolo dell’Etiopia come punto di transito chiave per i viaggiatori globali. L’aeroporto di Abusera, una volta completato, avrà la capacità di gestire fino a 100 milioni di passeggeri all’anno, rendendolo non solo il più grande in Africa, ma anche uno dei più importanti hub aeroportuali a livello mondiale. Per comprendere l’entità del progetto, è utile notare che la sua capacità sarà paragonabile a quella di aeroporti come l’Aeroporto Internazionale di Dubai, che attualmente gestisce un numero simile di passeggeri.
L’Etiopia dispone già di Ethiopian Airlines, la compagnia aerea africana più redditizia, e la costruzione del nuovo aeroporto è vista come un’opportunità per promuovere ulteriormente la crescita del vettore aereo nazionale. Ethiopian Airlines avrà a disposizione le infrastrutture necessarie per continuare la sua espansione e competere con altre grandi compagnie aeree della regione.
Per sostenere questa iniziativa, Ethiopian Airlines ha recentemente firmato un accordo con Dar Al-Handasah Consultants, in collaborazione con il celebre studio di architettura Zaha Hadid Architects, per la progettazione e la supervisione della costruzione di una “Mega Airport City” nella città di Bishoftu. Questa nuova città attorno all’aeroporto comprenderà strutture e servizi che contribuiranno a rafforzare la posizione dell’Etiopia come hub aeronautico centrale in Africa e a livello internazionale.
Fonte: traveltomorrow.com