La presidente della Fondazione Marmo Onlus e del presidente di Confindustria Massa-Carrara: «Vogliamo Carrara capitale della formazione nella pietra naturale»

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“La ragione per cui molte imprese hanno fatto nascere la Fondazione Marmo Onlus sta proprio nell’obiettivo di disporre di uno strumento operativo a sostegno della crescita sociale, culturale ed economica della nostra comunità.

Proprio per questo ci sentiamo in dovere di sottoporre a tutta la comunità di Massa Carrara, a tutte le sue istituzioni, a tutti i suoi soggetti sia pubblici che privati, un progetto che ci sta particolarmente a cuore: fare di Carrara la capitale mondiale nello studio della pietra naturale nella sua lavorazione siamo dal punto di vista della meccanica, della geologia e, naturalmente, dei suoi aspetti artistici”. E’ l’appello lanciato dalla presidente della Fondazione Marmo Onlus, Bernarda Franchi, e dal presidente di Confindustria Massa Carrara, Matteo Venturi.

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“Ci troviamo di fronte a una svolta epocale che ridisegnerà il destino della nostra comunità come quello di tutto il mondo uscito stravolto dalla pandemia Covid – spiegano Franchi e Venturi -. Abbiamo l’obbligo di pensare a un domani in cui le nuove generazioni abbiano la possibilità di realizzare compiutamente e concretamente i propri sogni e obiettivi.  A nostro avviso, una delle leve da spingere ora con più forza è quella della formazione e della scuola. Considerando la straordinaria tradizione di capacità tecniche che la nostra comunità ha nel settore del marmo e della pietra naturale, riteniamo che sarebbe una scelta logica mettere a frutto questo patrimonio di conoscenze, realizzando una vera e propria capitale mondiale della formazione per le lavorazioni di ogni tipo della pietra naturale”.

“Abbiamo già esperienze di assoluto livello qualitativo – aggiungono Franchi e Venturi – come l’accademia di Carrara, e la stessa Fondazione Marmo Onlus ha promosso master di formazione post universitaria assieme al Politecnico di Torino. Inoltre da tempo l’Associazione industriali e le imprese hanno una relazione continua e costante con alcune delle principali università italiane, dal dipartimento di geologia dell’università di Siena alla facoltà di economia della Cattolica di Milano. Nello stesso tempo le nostre città hanno scuole superiori in cui ragazze e ragazzi si formano in settori direttamente o indirettamente legate all’attività lapidea: licei artistici, scuola del marmo, licei economico-sociali. Oggi tutta questa potenzialità è slegata e non comunicante. Metterla in rete e costruire percorsi formativi che partendo dalle medie inferiori arrivino fino alla formazione universitaria e post universitaria costituirebbe invece per tante ragazze e tanti ragazzi della nostra provincia un’occasione importantissima per costruire il proprio futuro”.

“Un polo formativo di questa qualità e di queste dimensioni sarebbe inoltre – concludono Franchi e Venturi – una grande calamita per attrarre cervelli da tutto il mondo, perché già oggi, come ad esempio ci dimostra quotidianamente l’Accademia, l’attenzione mondiale sulla formazione artistica legata al marmo ha come proprio punto di riferimento Carrara. Questa attrazione la possiamo quindi far accendere anche in altri settori legati alla pietra naturale come ad esempio la meccanica, la geologia, l’architettura, il design. E’ una sfida enorme, non ce lo nascondiamo, ma a nostro avviso è una sfida che va giocata insieme, perché insieme possiamo vincerla”.

Fonte: www.voceapuana.com