Mercato immobiliare: in Italia (+1,4%) nel 2022 con fatturato a 36,5 miliardi di euro

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Il comparto dei servizi legati agli immobili è diventato una componente importante nel pil europeo, con una media del 13,6 per cento, contro il 5,7 per cento delle costruzioni, escluso le opere pubbliche. Questi i dati emersi dal nono “Rapporto sulla filiera dei servizi immobiliari in Europa e in Italia”.

Mentre il mercato immobiliare europeo resta incerto nelle sue previsioni, i settori delle costruzioni e dei servizi immobiliari, nel corso del 2022, sono rimasti solidi e fondamentali nella formazione della ricchezza nazionale, con l’Italia che ha performato meglio della media continentale.

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Mentre tra i principali Paesi dell’UE si è registrata una stabilità del peso delle costruzioni sul Pil nazionale (5,7 per cento) e un lieve calo dei servizi (da 12,3 a 11,5 per cento), nel nostro Paese entrambi i comparti hanno fatto registrare un incremento. Le costruzioni sono passate dal 4,9 al 5,2 per cento, i servizi da 13,7 a 13,9 per cento.

È quanto è emerso oggi a Milano nel corso del seminario di approfondimento FUTU.RE, nel quale è stato presentato il “Rapporto sulla filiera dei servizi immobiliari in Europa e in Italia” realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con le principali società di servizi italiane.

Nel 2022 il fatturato dei servizi immobiliari nei cinque principali Paesi europei è stimato in quasi 355 miliardi di euro, in aumento del 2,7 per cento rispetto al 2021. La Germania si conferma, ancora una volta, il mercato più performante, con quasi 130 miliardi di euro e un buon livello di dinamicità rispetto al 2021 (più 3,4 per cento). La Francia ha mostrato una marcata stabilizzazione del fatturato che nel 2022 ha chiuso a quota 76,6 miliardi di euro (più 0,8 per cento). Anche il nostro Paese ha visto stabilizzarsi il livello di fatturato rispetto al 2021, con una crescita di 1,4 punti percentuali e un volume di 36,5 miliardi di euro. Il Regno Unito, per il secondo anno consecutivo, ha fatto registrato un incremento del fatturato con una espansione del tre per cento (82 miliardi di euro contro i 79,6 miliardi del 2020) mentre la Spagna è caratterizzata da un fatturato in crescita (più 5,6 per cento) dai 28,5 miliardi di euro del 2021 ai 30,1 miliardi del 2022.

L’evoluzione dei fatturati nei diversi Paesi, a seguito di andamenti altalenanti o di forte stabilità, ha portato a una crescita di quasi l’otto per cento durante il periodo 2015-2022.

Fonte: www.ingenio-web.it