Di marmo e algoritmo: al mudaC di Carrara, la mostra di Quayola

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E se la scultura per sottrazione avvenisse senza sforzo e grazie all’algoritmo? Fino al 3 marzo 2024, il mudaC di Carrara ospita Plutone / Proserpina, mostra personale di Quayola, a cura di Laura Barreca. Quayola, già noto per l’utilizzo della tecnologia e del digitale in relazione all’iconografia classica e alla tradizione, si misura stavolta col passato – e col presente – della città del marmo per eccellenza. Le cinque sculture del progetto espositivo, visibilmente ispirate al “non finito” di Michelangelo, ricostruiscono la narrazione del Ratto di Proserpina attraverso i linguaggi e i medium del contemporaneo.

Il legame tra Carrara e il marmo non ha bisogno di presentazioni: le sue cave sono croce e delizia, tra esportazioni internazionali e battaglie ambientaliste, gloria di ieri e possibilità di oggi. Il lavoro di Quayola si inserisce in questo rapporto controverso, riflettendo sul fare artistico e sulle criticità contemporanee. Ad aprire l’esposizione è il ciclo Pluto #F_03_S4: quattro blocchi scultorei, consecutivi e delle stesse dimensioni, da cui affiora gradualmente il busto di Plutone. Il soggetto – che emerge a ritmo crescente, sempre più riconoscibile e definito – rende visibile il tanto caro processo “per via di levare”.

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Fonte: www.exibart.com