Il nuovo presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, ha omesso il divieto pianificato delle miniere a cielo aperto dai suoi 100 impegni annunciati il giorno dell’insediamento, il 1° ottobre. Durante la sua campagna, Sheinbaum aveva espresso il sostegno per le politiche del suo predecessore, Andrés Manuel López Obrador (AMLO), che aveva adottato una linea dura nel settore minerario, cercando di imporre restrizioni.
Nonostante ciò, gli analisti ritengono che Sheinbaum seguirà in generale la linea di AMLO, pur mantenendo un approccio flessibile su alcuni temi, come il divieto delle miniere a cielo aperto. Un divieto potrebbe limitare le future operazioni minerarie, causando preoccupazioni tra i produttori di rame e oro del paese, due metalli in cui il Messico ha una forte presenza globale.
L’assenza del divieto tra le sue promesse iniziali è stata interpretata positivamente dal settore minerario. Tuttavia, il futuro del divieto dipenderà dalle priorità del partito Morena, che domina il Congresso messicano, e dalla volontà di Sheinbaum di portare avanti questa questione in legislatura.
Se il divieto fosse approvato, è improbabile che abbia effetti retroattivi per evitare cause legali da parte dei proprietari di miniere. Inoltre, è possibile che il governo possa fare eccezioni nei casi considerati prioritari per la nazione.
Sheinbaum, pur essendo in linea con la sinistra di AMLO, ha mostrato un’apertura maggiore verso gli investimenti internazionali, specie per i metalli legati alla transizione energetica.
Fonte: S&P Global