L’Egitto sta intensificando gli sforzi per sviluppare la propria industria del marmo attraverso collaborazioni strategiche con aziende estere, con l’obiettivo di costruire fabbriche locali di lavorazione del marmo. Mohamed Aref, presidente dell’Associazione Egiziana dell’Industria del Marmo e del Granito e capo della Divisione Cave e Marmo presso la Camera di Commercio del Cairo, ha dichiarato che il governo egiziano ha intrapreso passi importanti per promuovere questo settore. La scelta di realizzare stabilimenti di lavorazione locali, piuttosto che esportare il marmo come materia prima, permetterà di incrementare il valore aggiunto del marmo esportato.
Aref ha sottolineato la ricchezza dell’Egitto in risorse naturali, con cave di marmo e granito distribuite in diverse regioni. L’industria del marmo e del granito inizia con l’estrazione di blocchi direttamente dalle cave, con il paese che vanta ben 55 tipi diversi di marmo e granito. Le principali cave si trovano lungo la catena montuosa del Mar Rosso e nelle aree di Assuan, Qena, Sohag, Suez, la Montagna di Galala e nelle oasi.
Una volta estratti i blocchi, questi vengono trasportati principalmente verso l’area industriale di Shak El Thoban, considerata il cuore della lavorazione del marmo in Egitto. Negli ultimi anni, le autorità politiche hanno sostenuto la costruzione di grandi fabbriche di marmo e granito in diverse province del paese, un’iniziativa che Aref considera altamente vantaggiosa. La presenza di fabbriche in ciascuna provincia è, secondo lui, essenziale per massimizzare i benefici locali e creare un’industria del marmo più forte e autosufficiente.
L’espansione delle strutture industriali di lavorazione del marmo non solo valorizza la produzione egiziana sul mercato globale, ma offre anche maggiori opportunità economiche a livello nazionale.
Fonte: www.zawya.com