Marmomac 2023: design, arte, arredo, lusso, contract

Photo: Stonenews.eu
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La 57ma edizione del Salone internazionale del marmo e della pietra naturale è in programma a Veronafiere dal 26 al 29 settembre

Una fiera, qualunque fiera, non accoglie solo prodotti e merci, accoglie persone. Non esiste nessun algoritmo che possa sostituire il rapporto che si crea tra le persone. Ogni fiera non è solo una occasione espositiva, ma un vero e proprio momento di aggregazione, una community dove vivere eventimeeting, incontri. Per questo motivo, a livello organizzativo, servono persone che hanno fatto di coraggioculturainternazionalizzazione e innovazione la loro filosofia professionale. Tra le fiere italiane di livello internazionale, Marmomac rappresenta questo: cultura del progetto, ultime tendenze del mercato, un pubblico di alto profilo e competente da tutto il mondo (clienti, partner, distributori, contractor, architetti e interior designer), formazione professionale, appuntamentiworkshop e talk.

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Giunta alla 57ma edizione, Marmomac si conferma il principale hub internazionale per i protagonisti del settore: una piattaforma dove impresa e formazione si incontrano, diventando luogo privilegiato per business e innovazione. Nel 2022 il salone ha visto oltre 1200 aziende espositrici e registrato 47 mila operatori professionali, di cui il 63% esteri, da 132 nazioni.

Business e cultura del prodotto

“Oltre che per il profilo internazionale”, spiega Raul Barbieri, direttore commerciale di Veronafiere, “uno dei motivi del successo di Marmomac è la scelta di coniugare il business alla cultura del prodotto, riconosciuta come valore aggiunto universale per ogni produzione made in Italy. Motivo per cui Veronafiere, organizzatore della manifestazione, ha deciso di puntare su questo vantaggio competitivo, unico e non riproducibile, anche nel sistema marmo. Marmomac, per l’edizione 2023, incrementa ulteriormente il segmento legato alle soluzioni di design, connesse al mondo dell’arredo, anche e soprattutto di lusso e del contract”.

Dialogo tra design e arte

La culla della sperimentazione di quest’anno sarà il padiglione 10, in cui design, architettura e cultura della pietra incontreranno il business attraverso mostre e un ricco palinsesto di appuntamenti, workshop e talk nell’area Forum. Il tema dominante sarà il rapporto tra pietra naturale e macchine in un dialogo tra design e arte. L’intero spazio del padiglione si svilupperà come un distretto a base quadrata, i cui assi principali, intersecandosi, daranno vita all’installazione The Applaud: l’idea del progetto, curato da Giorgio Canale, è esaltare il processo di creazione di un’opera, celebrando l’apporto delle macchine di ultima generazione, delle tecnologie più moderne e dell’uomo alla pietra naturale.

Un nuovo linguaggio espressivo

Raffaello Galiotto curerà Herbarium Mirabile, mostra che si propone come un erbario immaginario popolato da una serie di opere artistiche in marmo ispirate al regno vegetale. L’autore trae spunto dall’affascinante varietà delle forme botaniche per creare, mediante l’uso di software e macchine a controllo numerico, una collezione di sculture fantastiche di raffinata eleganza e altissima precisione. L’obiettivo è l’esplorazione delle potenzialità dei nuovi strumenti digitali nella lavorazione avanzata della pietra naturale e lo sviluppo di questo nuovo linguaggio espressivo.

Università e centri di ricerca

La formazione accademica è affidata a Giuseppe Fallacara che per l’edizione 2023 di Marmomac meets Academies coinvolgerà università e centri di ricerca italiani ed esteri. In architettura non esistono materiali antichi o moderni, ma è il modo con cui si usa e plasma la materia a renderla corrispondente al suo tempo. Con questa premessa si intende dare significato ai prototipi, realizzati dagli studenti in collaborazione con le aziende del settore, che saranno messi in mostra sotto una grande “volta sospesa” composta da elementi litici. Molti i temi affrontati che spaziano dall’uso della pietra sottile, alla pietra ricomposta o stampata in 3D fino alla pietra ottimizzata strutturalmente, per un uso eco-consapevole della materia litica.

Progetto collaborativo

Le sinergie litiche saranno proposte in Material Match Up a cura di ADI Delegazione Veneto e Trentino Alto Adige, progetto collaborativo che si rivolge a tutta la filiera litica. Tra le competenze di un designer, che si occupi di progettare prodotti, interni, allestimenti o comunicazione visiva, è importante la capacità di selezionare e valorizzare i materiali utilizzati. L’idea dei classici mood-board composti da materiali eterogenei si evolve in una serie di tavole organizzate con la pietra naturale: composizioni materiecolorilavorazioni superficiali e finiture per mostrare l’intera proposta espositiva presente a Marmomac.

Wine Bar, ristorante, area Forum

Il padiglione 10 accoglierà anche un Wine Bar, che nella sua funzione di luogo di ritrovo e relax diventerà anch’esso un progetto di architettura litica. Interpretato e progettato dal team di Brand&Stone sotto la guida di Danilo Di Michele, il Wine Bar rappresenta la volontà di rendere dinamica e viva l’esperienza progettuale e l’attività sperimentale delle aziende, anche per l’attigua area relax realizzata in abbinamento a un brand internazionale del design. Lo spazio si completerà poi con un ristorante e l’area Forum, studiata per accogliere il ricco palinsesto di eventi, talk, conferenze e premiazioni.

A matter of stone

A fare da contraltare al padiglione 10, in posizione diametralmente opposta, è il padiglione 1, che quest’anno si trasforma in A matter of stone, curato nel concept da Elle Decor con layout dello studio Calvi Brambilla. Un vero e proprio padiglione commerciale dove le aziende esporranno progetti e prodotti di design creando uno spazio creativo in cui architetti, interior designer e professionisti chiamati a decidere sull’utilizzo dei materiali nelle costruzioni e nell’arredo potranno trovare ispirazioni e applicazioni che mostrano le grandi potenzialità del settore litico.

Award e premi

Infine, tornano gli appuntamenti tradizionali per aziende e pubblico, tra cui Best Communicator Award dedicato agli stand che sapranno distinguersi per il linguaggio espositivo più incisivo e originale. Novità di quest’anno è il coinvolgimento degli studenti del corso di Exhibit Design, Editoria e Digital Graphic Design dello IUSVE (Istituto Universitario Salesiano Venezia) invitati ad analizzare le proposte e decretare il loro personale vincitore che riceverà una menzione speciale.

Fonte: www.internimagazine.it