Michelangelo: il Marmo come espressione della Pietà

Alta 1,74m x 1,95m, la Pietà di San Pietro è una meravigliosa scultura realizzata in marmo dal grande Michelangelo Buonarroti, che viene oggi conservata nella Basilica di San Pietro in Vaticano.
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Dalla sua costruzione, viene definita una delle sculture più incantevoli della storia dell’arte e una delle opere più rappresentative del Rinascimento. La Pietà vaticana fu completata quando Michelangelo era molto giovane, aveva all’incirca 25 anni. Ma quali sono state le fasi di costruzione di quest’opera? E quali curiosità vi possiamo raccontare?

la commissione della Pietà

Nel 1497 Michelangelo ricevette dal cardinale Jean Bilhères de Lagraulas l’incarico di scolpire una Vergine Maria Vestita, con Cristo morto in braccio. Egli commissionò la statua della Pietà per posizionarla nella cappella di Santa Petronilla, sempre in Vaticano. Proprio perché si stavano avvicinando le celebrazioni per il giubileo del 1500, molti pellegrini francesi avrebbero visitato la cappella. Michelangelo, esigente scultore e amante delle materie prime di grande qualità, impiegò nove mesi solo per scegliere il giusto blocco di marmo e trasportarlo dalle cave di Carrara a Roma, dove lo scolpì. La scultura è stata intagliata in un unico blocco di marmo bianco e blu che venne estratto eseguendo un profondo taglio nella cava, in cui vennero poi inseriti degli scalpelli metallici.

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Si narra però che, nello stesso giorno in cui venne installata la scultura nella chiesa di Santa Petronilla, il 6 agosto 1499, Jean Bilhères morì.

la Basilica di San Pietro

La Pietà di Michelangelo si trova ora nella prima cappella a destra della navata. Venne spostata lì solo due secoli e mezzo dopo la sua creazione. Inizialmente era stata appunto collocata nella Cappella di Santa Petronilla, una chiesa francese vicina alla Basilica di San Pietro.

Il marmo della Pietà vaticana è talmente splendente che si diffuse la voce che Michelangelo avesse dedicato alla lucidatura un tempo equivalente a quello che gli fu necessario per scolpire il suo capolavoro.

la firma di Michelangelo

La Pietà vaticana è l’unica opera che Michelangelo abbia mai firmato. C’è un episodio narrato dal Vasari, in cui viene rivelata la ragione di questa firma, che è stata incisa sopra il petto della Vergine. Si narra appunto che alcuni gentiluomini lombardi stavano ammirando la bellezza della statua della Pietà e, dopo averne tessuto le lodi, cercarono di identificarne l’autore, convincendosi che fosse opera di un loro conterraneo. Michelangelo, che aveva ascoltato la discussione, si nascose nella chiesa e di notte intagliò il suo nome sulla statua.

la critica

Nonostante la grande ammirazione per la Pietà, ci furono anche molte critiche riguardanti l’aspetto troppo giovane del volto della Vergine, che sembra quasi un’adolescente. Questa fu, da parte di Michelangelo, una scelta consapevole e di natura teologica: la Vergine incorrotta, l’Immacolata Concezione, è il simbolo di una giovinezza cristallizzata, che non può appassire.

il dente

La statua della Pietà ha un’altra particolarità, un po’ più difficile da notare: il Cristo ha un dente in più, un quinto incisivo. Questo dente è soprannominato “il dente del peccato” e nelle opere di altri artisti rinascimentali è prerogativa di personaggi negativi. Il Cristo della Pietà, invece, dovrebbe esserne stato dotato perché, con la sua morte, prende su di sé tutti i peccati del mondo.

è andata a New York

Nel 1964, il cardinale statunitense Francis Joseph Spellman chiese a Papa Giovanni XXIII di poter esibire la Pietà come parte dell’Esposizione Mondiale 1964-65 di New York. Il Vaticano diede il suo assenso. Migliaia di statunitensi e di visitatori dell’Esposizione sono così riusciti a vedere direttamente la scultura, collocata per motivi di sicurezza dietro una barriera di plexiglass dal peso di oltre 2 chili.

la quasi distruzione e il restauro

Il 21 del 1972 un geologo ungherese, Laszlo Toth, eluse la sorveglianza della Basilica di San Pietro e colpì ripetutamente con un martello la Pietà vaticana. Spaccò il braccio sinistro della Vergine e provocò numerosi danni al volto, staccandone il naso e la palpebra sinistra. L’uomo fu fermato prima che potesse continuare a infierire sul Cristo.
Ci fu un lungo dibattito in Vaticano riguardo al tipo di restauro da effettuare: molti suggerivano di lasciare il volto della Madonna sfigurato, come testimonianza di un’epoca dominata dalla violenza; altri preferivano un restauro critico, in cui venissero messe in evidenza le parti mancanti o rifatte. Alla fine, fu presa in considerazione e messa in atto la proposta del restauro integrale. Si concluse, che anche la più piccola imperfezione nella scultura perfetta della Pietà di Michelangelo Buonarroti sarebbe stata intollerabile.