Al monte (cava) e al piano (segherie e laboratori) le aziende continuano a cercare manodopera sempre più specializzata
A tante dava lavoro il mondo del marmo, fra Carrara e Massa, fra il monte e il piano. Questi sono i numeri, gli ultimi a disposizione, di uno studio dell’Università Cattolica – Altis del 2018.
Numeri che, questa è la novità, sono confermati anche oggi. L’analisi è del presidente della Confindustria apuana Matteo Venturi. «Non mi risultano contrazioni della manodopera nel sistema lapideo, né al monte, né al piano – spiega Venturi – Semmai è vero il contrario che c’è sempre più necessità di manodopera specializzata e qualificata, che non sempre le imprese riescono ad intercettare».
Insomma nessuna flessione dell’occupazione del marmo, considerato un contesto che ha dovuto e deve fare i conti con una pandemia (ancora in corso) e una guerra.
Fonte: www.versiliaproduce.it