Nessuna recessione, inflazione in bilico nelle nuove stime Ue: e in Italia?

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Previsioni economiche invernali per l’Unione Europea: la recessione si allontana, con stime sulla crescita del blocco comunitario in rialzo e un leggero calo dell’inflazione all’orizzonte.

Con un +0,8% in Ue nel 2023 (in autunno era previsto un +0,3%) e prezzi al consumo al 6,4% nell’anno in corso in confronto al +9,2% del 2022, lo scenario per i 27 Paesi membri si schiarisce seppure con molti punti di incertezza e insidie da non sottovalutare.

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Nelle parole del Commissario Gentiloni è sintetizzata tutta la cautela sull’ottimismo: “L’economia dell’UE ha superato le aspettative lo scorso anno e siamo entrati nel 2023 su basi più solide del previsto. Tuttavia, gli europei devono ancora affrontare un periodo difficile, caratterizzato da un rallentamento della crescita e da un’inflazione solo gradualmente in calo.”

In questa cornice di stime aggiornate sull’Ue, quali previsioni economiche per l’Italia? Crescita e inflazione del nostro Paese in focus.

L’Europa fuori pericolo recessione? Le stime Ue sul Pil

I nuovi numeri aggiornati sull’economia dell’Unione Europea hanno evidenziato che, probabilmente, la recessione non ci sarà, pur restando in piedi diverse insidie per prezzi e crescita comunque in affanno.

Nello specifico, queste le previsioni invernali 2023 per il Pil:

  • +3,5% UE e zona euro nel 2022
  • +0,8% Ue 2023
  • +0,9% Eurozona 2023
  • +1,6% Ue 2024
  • +1,5% Ue 2025

Dove andrà l’inflazione? Le previsioni Ue

Per quanto riguarda le stime invernali sull’inflazione, l’Ue ha previsto:

  • +6,4% nel 2023 in Ue
  • +2,8% nel 2024 in Ue
  • +5,6% nel 2023 in Eurozona
  • +2,5% nel 2024 in Eurozona

Quali stime per l’Italia?

L’aggiornamento Ue sull’Italia ha previsto una crescita del Pil dello 0,8% nel 2023 e dell’1,0% nel 2024.

L’inflazione scenderà al 6,1% nel corso di quest’anno e al 2,6% nel 2024.

Il maggiore ottimismo sul nostro Paese è riposto nella seconda parte dell’anno: “nella seconda metà dell’anno la spesa per consumi dovrebbe riprendere a crescere, parallelamente all’accelerazione degli investimenti, anche grazie ai progetti di investimento pubblico inseriti nel Pnrr italiano.”

Il 2024 dovrebbe essere un anno di ancora maggiore rilancio per l’Italia, con una ripresa più robusta delle esportazioni, dei flussi turistici e della domanda interna.

Nel nostro Paese, infine, l’inflazione scenderà l’anno prossimo grazie a prospettive di: “dinamiche salariali ancora contenute, dato il lento processo di rinnovo dei contratti collettivi e il meccanismo di indicizzazione molto parziale, nonché un’attesa stabilizzazione dei prezzi delle materie prime.”

Fonte: www.money.it