La Khyber Pakhtunkhwa Economic Zones Development and Management Company (KP-EZDMC) e il Pakistan Council for Scientific and Research Laboratories (PCSIR) hanno firmato un Memorandum d’Intesa (MoU) per un’iniziativa ecologica che prevede l’utilizzo innovativo di fanghi di marmo e granito nella provincia.
Javed Iqbal Khattak, CEO di KP-EZDMC, ha rappresentato la sua azienda durante la firma, mentre tra i firmatari era presente anche il Direttore Generale del PCSIR Jahangir Shah. L’ospite d’onore della cerimonia di firma del MoU è stato Abdul Karim Tordher, Assistente Speciale del Capo Ministro del Khyber Pakhtunkhwa per le Industrie, il Commercio e l’Educazione Tecnica.
L’accordo mira a facilitare il trasferimento di tecnologia e la creazione di un impianto meccanico per il riutilizzo dei fanghi di lavorazione del marmo e del granito.
Le unità di lavorazione del marmo spesso devono affrontare il problema ambientale dei fanghi di scarto, che rappresentano una sfida significativa per la sostenibilità. Per rispondere a questa esigenza, la KP-EZDMC ha avviato strategie proattive all’interno della neocostituita Zona Economica di Mohmand.
La provincia di Khyber Pakhtunkhwa è un importante produttore di manufatti in marmo, con circa 80 aziende operative nel settore. Questo MoU rappresenta uno sforzo congiunto per l’innovazione tecnologica e l’utilizzo sostenibile delle risorse, promosso dal governo del Khyber Pakhtunkhwa.
L’accordo apre la strada allo sviluppo economico e alla salvaguardia dell’ambiente attraverso la gestione efficiente dei rifiuti di marmo e granito.
La collaborazione mira ad acquisire il know-how tecnico per l’installazione di un impianto meccanico nella Zona Economica di Mohmand, nel distretto di Mohmand, nel Khyber Pakhtunkhwa. Il complesso laboratoriale PCSIR di Peshawar ha acconsentito a trasferire la tecnologia necessaria a questo scopo.
Le principali misure attuate sono la costruzione di vasche di sedimentazione, la messa a disposizione di aree di discarica, la gestione dei rifiuti minerari/residui industriali e un piano di gestione dei fanghi.
