Il Canada ha annunciato un piano per affrontare la crisi abitativa nel paese, concedendo in locazione terreni pubblici agli sviluppatori con l’obiettivo di costruire 3,9 milioni di case entro il 2031. Il piano, presentato dal Primo Ministro Justin Trudeau, è stato definito “il più completo e ambizioso mai visto in Canada”.
Affitto di terreni pubblici per ridurre i costi
Il piano prevede l’affitto di terreni sottoutilizzati, come quelli occupati da parchi industriali abbandonati, società governative defunte o scuole con pochi iscritti. Lo scopo è quello di ridurre i costi degli alloggi al 30% del reddito medio. Il governo stima che l’aumento dei terreni disponibili porterà alla costruzione di 2 milioni di case, con i restanti 1,9 milioni da realizzare attraverso altri programmi.
Un passo importante, ma ancora insufficiente
Nonostante l’ambizione del piano, esso rimane a 1,2 milioni di unità al di sotto di quanto necessario dal 2023 al 2030, secondo l’agenzia nazionale per l’edilizia abitativa Canada Mortgage and Housing Corp. L’aumento dei costi delle abitazioni, con un rialzo del 38% negli ultimi sei anni, rende l’acquisto di una casa sempre più difficile per molti canadesi. Il piano del governo rappresenta un passo importante per affrontare la crisi abitativa, ma sarà necessario un impegno ancora maggiore per raggiungere gli obiettivi prefissati.