Il distretto del marmo di Carrara recupera i livelli pre-covid

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A dirlo l’analisi della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo: la componente lavorata ha mostrato un incremento del 14%

L’economia italiana si avvia a chiudere il 2022 con una crescita significativa del Pil, pari al 3,6%. La Toscana ha mostrato una buona capacità di risposta alle tensioni in atto, con una crescita del totale delle esportazioni regionali nel 2022 pari a +10% rispetto al primo semestre 2021 e +21% rispetto al periodo gennaio-giugno 2019, superiore anche dell’effetto prezzo.

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L’analisi della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, presentata oggi a Firenze presso la sede della Direzione Regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo, evidenzia come i distretti toscani rappresentino – in questo contesto complesso ed incerto – un punto di forza del tessuto produttivo regionale, con un ruolo che si è rafforzato negli anni fino a rappresentare più della metà dell’export regionale e con un avanzo commerciale pari a 19 miliardi, più che doppio rispetto al 2008. Le specializzazioni distrettuali toscane si distinguono nel contesto nazionale con 3 distretti tra i primi 20 per performance di crescita e redditività, grazie anche alla presenza di imprese particolarmente dinamiche e trainanti, le cosiddette ‘champion’, che hanno fatturato in crescita nell’ultimo triennio, stabilità o crescita degli addetti, forte patrimonializzazione e marginalità dei ricavi.

In risposta a un periodo influenzato dagli effetti dello shock energetico e dall’erosione dei margini, le imprese toscane continuano a puntare su internazionalizzazione, qualità delle produzioni e flessibilità. Opportunità si possono aprire anche grazie alla regionalizzazione delle catene globali del valore: l’offerta distrettuale è già tipicamente strutturata in filiere di prossimità, con una distanza media delle forniture nazionali dei distretti toscani pari a 95 Km – rispetto alla media italiana di 117 Km – e può contare su una crescente attivazione da parte delle imprese capofila, sempre più propense a potenziare i legami strategici con le imprese del territorio toscano.

La conferma della centralità dei distretti nell’economia toscana emerge anche dal Monitor dei Distretti della Toscana, elaborato dalla Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo. Nel primo semestre 2022 le esportazioni distrettuali toscane si sono attestate a 12,1 miliardi di euro, il valore massimo dal 2008 grazie a una crescita del 19% rispetto al primo semestre 2021, meglio della media distrettuale italiana (18%).

Il risultato risulta particolarmente positivo anche nel confronto con il 2019, rispetto al quale le esportazioni distrettuali sono aumentate del 17%. Sul risultato influisce anche una dinamica di rialzo dei prezzi alla produzione, ma è interessante rilevare come le variazioni ottenute dai distretti toscani risultino superiori alla crescita dei prezzi alla produzione esteri del manifatturiero.

I distretti del sistema casa hanno sostanzialmente colmato il divario che si era generato nel corso del 2020: il distretto del marmo di Carrara ha recuperato il valore del 2019, grazie soprattutto alla componente lavorata che ha mostrato un incremento del 14% e che ha compensato il ritardo nel comparto della pietra grezza che ha subito in particolare il rallentamento verso la Cina.

Fonte: www.voceapuana.com