Il settore edile globale è destinato a crescere di oltre il 5% quest’anno, ha suggerito un nuovo rapporto di GlobalData.
Il rapporto afferma che il settore rischia di riprendersi dal “crollo storico” nel 2020 innescato dalla chiusura dei siti e da altre restrizioni imposte a causa della pandemia Covid-19.
La produzione nel 2021 sarà superiore del 2,5% rispetto al livello del 2019, tuttavia il rapporto afferma che la produzione complessiva a livello mondiale dal settore delle costruzioni sarà inferiore di 1,1 trilioni di dollari nel 2020-2021 rispetto a quanto sarebbe stato se la pandemia non avesse colpito.
L’economista capo di GlobalData Danny Richards ha dichiarato: “Nei mercati in cui il settore delle costruzioni è riuscito a tornare a un livello di operazioni relativamente normale da quando la crisi ha travolto il mondo nel secondo trimestre del 2020, l’attività è rimbalzata positivamente, con segnali che in alcuni mercati c’è stato un sforzo per riportare rapidamente i progetti in carreggiata”.
Anche la contrazione globale sembra essere stata leggermente meno grave di quanto si pensasse inizialmente. GlobalData stima che la produzione globale si sia contratta del 2,5% nel 2020 rispetto a una precedente stima del 2,9%. Escludendo la Cina, la contrazione è stata del 5,1%.
Richards ha aggiunto: “Con i livelli di attività che tendono al rialzo in assenza di restrizioni sui lavori in loco, è probabile che nei prossimi trimestri si registreranno tassi record di crescita anno su anno nei principali mercati, dato il confronto con i periodi dell’anno scorso in cui la costruzione i siti sono stati chiusi o quando l’attività è stata gravemente interrotta.
“Ci sono anche segnali positivi per i prossimi trimestri quando si valutano gli indicatori principali, come le approvazioni dei permessi di costruzione” come ha detto.
Fonte: newcivilengineer.com
