Il settore del marmo di Massa-Carrara, da sempre riconosciuto per il suo contributo al mercato globale, ha attraversato significative trasformazioni negli ultimi anni. Secondo i dati Istat relativi alla fine del 2021, l’industria affronta sia sfide che opportunità. Nonostante il calo del numero di imprese e addetti, le performance delle esportazioni e la capacità di adattamento del settore dimostrano la sua resilienza.
Calo della Forza Lavoro e delle Imprese
Alla fine del 2021, il settore del marmo a Massa-Carrara contava circa 4.051 addetti, segnando un calo del 9,3% rispetto al 2015 e del 14% rispetto al 2010. La maggior parte dei lavoratori è concentrata a Carrara (662 unità) e a Massa (289 unità), una distribuzione rimasta costante nel tempo. Tuttavia, il numero complessivo delle imprese ha subito una contrazione. Dal 2010, il settore ha perso l’8% delle aziende, pari a 83 unità, un calo accelerato dopo il 2015 con la perdita di 124 imprese, pari all’11%.
Un’ulteriore preoccupazione è rappresentata dall’invecchiamento della forza lavoro: oltre il 50% dei lavoratori ha più di 50 anni. La presenza femminile, pur rimanendo minoritaria, ha raggiunto quasi 500 unità, in particolare nei settori del commercio e della lavorazione del marmo.
Un Settore in Evoluzione
La crescente terziarizzazione del settore ha conferito un ruolo sempre più rilevante al commercio all’ingrosso, che nel 2021 contava 560 imprese, seguito da 249 aziende di lavorazione, 120 di estrazione e 73 nel comparto delle tecnologie e abrasivi. Questa evoluzione sottolinea la capacità del settore di rispondere alle esigenze di mercato, mettendo in luce l’importanza strategica del commercio.
L’Export Come Pilastro di Crescita
Le esportazioni rimangono un punto di forza cruciale per il settore del marmo di Massa-Carrara. Alla fine del 2023, la provincia rappresentava l’85% delle esportazioni lapidee dell’area apuo-versiliese, che include anche Lucca e La Spezia.
- Marmo Grezzo: Le esportazioni di blocchi e lastre di marmo hanno raggiunto i 189 milioni di euro, in leggero calo rispetto al picco di 200 milioni del 2022, ma in crescita del 23% rispetto al 2013. La Cina si conferma il principale mercato di destinazione, assorbendo il 51% di queste esportazioni con quasi 100 milioni di euro.
- Marmo Lavorato: I prodotti finiti in marmo hanno generato esportazioni per 373 milioni di euro, un calo rispetto ai 415 milioni del 2022, ma un aumento del 13% rispetto al 2013. Gli Stati Uniti restano il primo mercato, con 150 milioni di euro, pari al 40% delle vendite di prodotti finiti.
Solidità Finanziaria
Nonostante le sfide poste dalla pandemia, il settore del marmo ha dimostrato una notevole solidità finanziaria. I dati del 2022 indicano che il fatturato medio per azienda è aumentato del 14% rispetto al 2019, raggiungendo i 3,2 milioni di euro. Questa crescita è stata trainata principalmente dalle esportazioni, dal commercio all’ingrosso e dalla lavorazione del marmo, mentre il comparto delle tecnologie e abrasivi ha registrato incrementi a doppia cifra.
Le imprese di medie e grandi dimensioni (con un valore produttivo superiore a 10 milioni di euro) hanno visto un aumento del 25% del fatturato tra il 2019 e il 2022, superando le piccole imprese (+10%). Le microimprese, invece, hanno subito un calo del 7% dei ricavi.
Gestione dei Costi e Redditività
La disponibilità locale di materia prima ha rappresentato un vantaggio strategico, mitigando l’impatto dell’aumento dei costi. Sebbene i costi del lavoro siano cresciuti dell’8% per impresa, questo incremento è significativamente inferiore rispetto al +19% registrato negli altri settori della provincia.
I margini di redditività rimangono elevati: nel 2022, il 9% dei ricavi si è tradotto in utile netto, quasi il doppio rispetto alla media delle società di capitali della provincia.
Un Settore Pronto per il Futuro
Nonostante il calo degli addetti e le trasformazioni strutturali, il settore del marmo di Massa-Carrara si conferma leader globale, in particolare nell’export. Grazie alla capacità di adattarsi alle esigenze del mercato e all’attenzione verso innovazione e manodopera qualificata, l’industria del marmo si prepara a superare le sfide attuali e a cogliere nuove opportunità nel prossimo futuro.