Premio Henraux 2024, contemporaneità del marmo: le opere vincitrici in mostra

Cava Henraux delle Cervaiole, Monte Altissimo, Seravezza (LU) Courtesy Fondazione Henraux. Foto: Nicola Gnesi
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Svelate le opere di Olivia Erlanger, Nicola Martini e Tarik Kiswanson, vincitori della sesta edizione del Premio Internazionale di Scultura Henraux: la mostra negli storici spazi dell’azienda, in Toscana

Un progetto che rappresenta la continuità della storia ma anche la possibilità della scoperta. Act III (Spellbound) di Olivia Erlanger, Omag Tower 7 CNC di Nicola Martini e Reconciliation di Tarik Kiswanson sono le tre opere in marmo inedite entrate a far parte della collezione di sculture della Fondazione Henraux: per i tre artisti, vincitori della sesta edizione del Premio Internazionale di Scultura Henraux, si tratta dell’esordio assoluto con il marmo. D’altra parte, il Premio vuole celebrare la storia di Henraux nella Versilia delle Apuane e del marmo, ricordando il dialogo con la scultura contemporanea che l’azienda ha avviato all’inizio negli anni ’60 del Novecento.

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La scultura, uno scenario in evoluzione

Paolo Carli, Presidente di Henraux Spa e Fondazione Henraux, ha sottolineato come, in questi anni, le interazioni tra tecnologia e figurazione abbiano composto uno scenario in evoluzione. «Gli stessi processi di lavorazione del marmo a calcolo numerico ne sono parte e hanno contribuito a dar forma a nuovi pensieri e realtà», spiegano dall’organizzazione. Proprio sul rapporto tra ricerca tecnologica e ricerca espressiva è incentrato il Premio Henraux, con l’azienda che mette i propri impianti a disposizione degli artisti per la realizzazione delle opere.

Come ricordato nel testo in catalogo da Edoardo Bonaspetti, Direttore Artistico della Fondazione Henraux, i progetti sono stati selezionati per la loro originalità e per gli affascinanti sviluppi intorno alle potenzialità di questa materia. Le opere di Olivia Erlanger, Nicola Martini e Tarik Kiswanson saranno esposte per la prima volta nella sede della Fondazione Henraux a Querceta di Seravezza, fino al 30 settembre 2024, nello spazio espositivo dedicato al Premio, la antica segheria di Henraux.

Il Premio non è l’unico progetto di Henraux nell’arte contemporanea. In occasione di miart 2023, è stata presentata la Fondazione Henraux Sculpture Commission, che prevede la commissione di un’opera in marmo a un artista selezionato in fiera. La prima edizione è stata affidata all’artista cipriota Haris Epaminonda, presente nello stand di Galleria Massimo Minini. L’artista ha realizzato il suo progetto nel corso di una residenza presso la Fondazione a Querceta di Seravezza e, successivamente, la sua scultura è stata esposta al Museo del Novecento di Milano durante l’Art Week 2024.

Olivia Erlanger, Act IlI (Spellbound), 2024. Marmo Versilys, 88 × 95 × 31 cm. Fondazione Premio Henraux, 2024. Courtesy l’artista e Fondazione Henraux. Foto: Federico Gherardi/Nicola Gnesi
Tarik Kiswanson, Reconciliation, 2024. Bianco Altissimo inossidabile, acciaio inossidabile, 193 × 85 × 172 cm. Premio Fondazione Henraux, 2024. Courtesy l’artista e Fondazione Henraux. Foto: Federico Gherardi/Nicola Gnesi
Nicola Martini, Omag Tower 7 CNC, 2024. Marmo Statuario Altissimo, 122 × 120 × 120 cm. Premio Fondazione Henraux, 2024. Courtesy l’artista e Fondazione Henraux. Foto: Nicola Gnesi

Fonte: www.exibart.com