L’industria estrattiva greca quotata in borsa Iktinos punta ad ampliare la propria clientela sul mercato internazionale oltre la Cina. Come ha sottolineato il management durante il briefing con gli analisti, l’azienda esporta oltre il 95% della sua produzione, incrementando in modo significativo le esportazioni totali di marmo greco nel mondo. Oltre alla Cina, dove Iktinos indirizza il 42% delle sue esportazioni, l’azienda sta rafforzando la sua presenza nei mercati d’India, Egitto, Tunisia, Algeria, Emirati Arabi e Stati Uniti.
Iktinos sta implementando le attività estrattive in otto cave autorizzate e detiene i relativi permessi per altre due. Nel 2022 è prevista l’espansione della cava di Volakas, nella regione di Drama, che potenzierà l’attività della società con un totale di 190 ettari di area sfruttabile, rendendo la cava d’Iktinos una delle più grandi in Grecia.
Nel 2021, l’azienda ha realizzato investimenti per 1,16 milioni di euro. Nel 2022 sono previsti investimenti nelle cave esistenti di Volakas e nelle strutture dell’azienda presso il VIE di Drama, oltre all’investimento in un innovativo programma di estrazione e sfruttamento sotterraneo che Iktinos sta attuando in collaborazione con il NTUA.
Secondo il management, nel 2021 il gruppo ha registrato un aumento del fatturato e della redditività, riprendendosi dai problemi causati da Covid19. Tuttavia, la crisi energetica e gli aumenti di potenza hanno pesato sui costi di produzione e hanno aumentato i costi operativi complessivi del 7%-8%.
Allo stesso tempo, sono sfavorevoli anche i costanti aumenti delle tariffe di trasporto dovuti alle interruzioni della catena di fornitura, che aumentano il costo totale di proprietà per il cliente. Tutti questi parametri, uniti al calo delle esportazioni verso la Cina, hanno influito sui dati dell’azienda nel primo trimestre del 2022, quando si è registrato un calo del fatturato e della redditività rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Fonte: www.naftemporiki.gr