Il mercato immobiliare cinese, motore trainante dell’economia del Dragone per anni, sta attraversando una crisi senza precedenti. Dopo un periodo di espansione frenetica, i prezzi delle case stanno scivolando a ritmi vertiginosi, segnando il calo più significativo degli ultimi otto anni come riporta Reuters. Questa situazione allarma gli analisti e riaccende i riflettori sul problema del debito e del sovracc che ha messo in ginocchio diversi colossi del settore immobiliare.
Non bisogna sottovalutare l’importanza del mattone per la Cina. Si stima che il settore immobiliare rappresenti quasi un quarto dell’intera economia nazionale. I primi segnali di tempesta sono arrivati nel 2021, quando il governo ha deciso di limitare l’accesso al credito per i principali costruttori. Questa mossa, pensata per frenare la speculazione e raffreddare il mercato, ha avuto l’effetto indesiderato di soffocare il settore.
Proprio come accade in Occidente, gli sviluppatori cinesi dipendono fortemente dal credito per portare avanti i loro progetti. Con l’accesso al denaro limitato, gli standard di concessione dei prestiti sempre più rigidi e i tassi di interesse in salita, le società immobiliari si sono ritrovate bloccate. Molti esperti attribuiscono proprio a questa stretta creditizia i risultati deludenti del settore immobiliare cinese registrati all’inizio del 2023.
A peggiorare le cose, i dati diffusi dall’Ufficio nazionale di statistica cinese mostrano un calo del 2,2% dei prezzi delle case nuove a marzo rispetto all’anno precedente. Si tratta del record negativo più alto dal 2015 e di un peggioramento rispetto al calo dell’1,5% registrato a febbraio 2024. In soli due mesi, quindi, il settore ha subito una contrazione complessiva di quasi il 4%, con ripercussioni negative su tutte le città cinesi.
Il governo ha provato a correre ai ripari con una serie di misure volte a rianimare il mercato, come la semplificazione delle procedure per l’acquisto di abitazioni e l’incentivazione delle banche ad accelerare l’approvazione dei prestiti per i costruttori. Tuttavia, i cittadini rimangono diffidenti, temendo che le società immobiliari, già alle prese con problemi finanziari, non riescano a completare i progetti in corso.
Fonte: www.aol.com