ISTAT: Il mercato immobiliare in recessione

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Gli ultimi dati ISTAT sull’andamento del mercato immobiliare in Italia, unito ai dati sui costi industriali, stanno fornendo un’indicazione piuttosto precisa sulla situazione economica in Italia che sta volgendo al peggio.

Prima di tutto prendiamo i dati dei costi alla produzione per la manifattura, servizi e costruzioni comunicati oggi fa Istat. A ottobre 2023 i prezzi alla produzione dell’industria aumentano dell’1,5% su base mensile e diminuiscono del 9,5% su base annua (era -14,1% a settembre). Ora l’energia fa la parte del leone, ma c’è anche una componente di assenza di domanda. Comunque abbiamo un aumento a livello mensile.

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Sul mercato estero i prezzi si riducono dello 0,2% su base mensile (-0,3% area euro, -0,1% area non euro) e dello 0,9% su base annua (-1,3% area euro, -0,5% area non euro), a indicare che la concorrenza internazionale è ancora più forte di quella esterna e che la crisi non è soltanto italiana.

Passiamo però a vedere i dati del settore costruzioni: a ottobre i prezzi alla produzione delle costruzioni per “Edifici residenziali e non residenziali” diminuiscono dello 0,1%, su base sia mensile sia annua. Sicuramente c’è una componente legata al calo del prezzo delle materie prime, ma c’è una bella parte legata al calo della domanda del settore, soprattutto dopo che gli incentivi alla ristrutturazione (il famoso 110%) sono diventati molto più complessi da utilizzare.

Questo è mostrato con chiarezza da un altro fattore: il numero di transazioni immobiliari e il finanziamento sul mercato stesso. Quando i redditi non sono sufficienti per sostenere il valore degli immobili, sia per le compravendite sia per gli affitti, prima di tutto avremo un “Congelamento” del mercato, con la caduta delle transazioni perché domanda e offerta cesseranno di incontrarsi. quindi avremo un brusco calo dei valori, e l’avversi della recessione vera e propria, con l’allargamento alla crisi del settore creditizio.

Fonte: scenarieconomici.it