Il consiglio comunale di Carrara ha approvato con 17 voti favorevoli e 4 contrari il nuovo disciplinare per la concessione degli agri marmiferi. Il documento, discusso nella commissione Marmo presieduta da Nicola Marchetti, ha visto la partecipazione di industriali, associazioni datoriali, sindacati e associazioni ambientaliste. Un emendamento proposto dal consigliere Matteo Martinelli (Movimento 5 Stelle) ha introdotto modifiche ai parametri relativi agli impatti ambientali e socio-economici.
La sindaca Serena Arrighi ha sottolineato la continuità del disciplinare con la legge regionale 35 del 2015 e con gli interventi precedenti volti a garantire trasparenza e chiarezza nel settore estrattivo. “Si tratta di un passo storico non solo per Carrara, ma per l’intero settore estrattivo nazionale”, ha dichiarato, ringraziando il presidente Marchetti, i consiglieri e gli uffici comunali per il lavoro svolto.
Il disciplinare stabilisce i criteri di valutazione delle offerte per le concessioni, articolandosi in due fasi: la prima per la graduatoria di merito e la seconda per la determinazione della durata della concessione. Ogni offerta sarà valutata in base a impatti socio-economici e ambientali, canone proposto, effetti occupazionali, investimenti previsti e certificazioni di qualità e sostenibilità.
La durata iniziale della concessione sarà di 13 anni, estendibile a 15 con certificazione Emas e fino a 10 anni aggiuntivi in caso di progetti che migliorino la lavorazione in loco, gli standard ambientali, la sicurezza e l’occupazione. I parametri di valutazione per l’estensione includeranno l’entità e la rilevanza dell’investimento rispetto al canone, l’impatto occupazionale, ambientale e sulle infrastrutture.