Presentato il nuovo piano di coltivazione delle Cervaiole

Eltrak - Cat banner ad

Henraux tornerà ad estrarre blocchi di marmo bianco e arabescato Previsti 550mila metri cubi in dieci anni con garanzie occupazionali

Cava Catino nord e Catino nord ovest, cava Russia, cava Bresci, e Catino alto. Henraux tornerà ad estrarre blocchi di statuario bianco e arabescato su tutti i fronti – cinque – del bacino delle Cervaiole (escluso picco Falcovaia) che si trova nel complesso del monte Altissimo. Ha infatti presentato la proposta del nuovo piano di coltivazione (che dovrà essere approvato): dieci anni di escavazione per un totale di 548mila metri cubi di oro bianco da portare a valle in dieci anni.

Stonetech banner ad
Stonetech banner ad

Andando a sfruttare al massimo il tetto delle quantità estraibili consentite dal Piano di bacino recentemente approvato dal consiglio comunale di Seravezza. In realtà l’azienda leader del settore lapideo della Versilia, che ha sede a Querceta in via Deposito, e quest’anno festeggia i duecento anni dalla sua fondazione (da parte di Marco Borrini e Jean Baptiste Alexandre Henraux), scaverà più di 550mila metri cubi: saranno 710mila.

Ma la legge prevede che nelle quantità «sostenibili» – cioè quelle previste dal Piano di bacino – non venga calcolato tutto il materiale di scarto che poi l’azienda riutilizza nella cava, ad esempio per la messa in sicurezza o i ripristini ambientali, e in generale quello non commercializzato.

Fatta questa premessa, il piano – che dovrà passare al vaglio di tutti gli enti interessati nel Procedimento finalizzato al rilascio del provvedimento autorizzativo unico regionale, fra cui il Comune, l’Arpat, il Parco delle Apuane, l’Asl e la Soprintendenza – è stato suddiviso in tre fasi di lavori: di due anni la prima, quattro la seconda e quattro la terza. La quasi maggior parte dell’estrazione avverrà nel cantiere Bresci, a 1200 metri di altezza.

Ne fa parte anche l’area «così detta delle “travi rovesce”, che costituisce un unicum morfologico e minerario», si legge nella relazione tecnica del progetto di coltivazione. «L’area relativa alla Cava di vetta (Pizzo Falcovaia ndr), come previsto nel Pabe, invece non sarà interessata da attività estrattiva», prosegue la relazione.

La maggior parte dell’escavazione avverrà a cielo aperto, ma ci saranno «già a partire della prima fase alcuni cantieri in sotterraneo», fra cui una nuova galleria di accesso al cantiere cava Russia. «Nella seconda fase – prosegue – si procederà alla coltivazione a regime su tutti i cantieri della cava, che troverà pieno sviluppo poi nella terza fase».

Insomma, tanto marmo di straordinario pregio che sarà estratto dalle Alpi Apuane e che dovrebbe tradursi in garanzia di occupazione nei laboratori di Querceta, dove lavora la maggior parte del personale dei 130 dipendenti di Henraux.

Fonte: iltirreno.gelocal.it