In dodici mesi le vendite verso l’estero sono cresciute di 324 milioni di euro. Le moschee del mondo arabo così come monumenti, gratacieli e palazzi dell’Occidente continuano a guardare al bianco di Carrara per rivestimenti e strutture che fanno conoscere la piccola città in tutto il mondo.
Secondo i dati proposti dall’Istituto studi e ricerche della ormai ex Camera di commercio di Massa-Carrara (dal primo luglio questa è confluita nel nuovo ente camerale della Toscana Nord-Ovest, ndr) in una provincia come sempre fortemente vocata all’export e che ha visto le vendite generali verso l’estero toccare quota 2,3 miliardi di euro, in aumento, rispetto al 2020, del +68%, il marmo si è confermato un settore in grande salute.
Su scala locale il lapideo ha fatto registrare dati molto importanti in un trend nazionale assolutamente positivo e con un balzo in avanti nelle vendite delle sole pietre apuane di 324 milioni.
A consuntivo 2021, secondo i dati dell’Isr, l’escavato complessivo dalle cave carraresi è stato di 3.137.933 tonnellate (+11,5%). Il marmo apuano grezzo esportato nei passati dodici mesi ha toccato quota 193 milioni di euro con un incremento di quasi 53 milioni rispetto al 2020. Ancora meglio hanno fatto i lavorati passati da 283 a 349 milioni di euro, con un aumento di 66 milioni.
Fonte: www.lanazione.it