“Il Capo”, il paesaggio ultraterreno delle cave di marmo di Carrara

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Italia, nella città più settentrionale della Toscana: Carrara, la capitale del marmo. Qui uomini e macchine scavano la montagna con un modo straordinario di comunicare, un linguaggio non convenzionale fatto di gesti e segni, un codice usato dal Capo cava per superare l’assordante rumore di fondo. Mentre uomini e macchine scavano la montagna, il Capo cava controlla, coordina e guida cavatori e mezzi pesanti usando un linguaggio fatto solo di gesti e segni. Dirige la sua orchestra pericolosa e sublime, sovrasta gli strapiombi e le cime delle Alpi Apuane, il Capo lavora in un rumore assoluto, che diventa un silenzio paradossale.

Questo cavatore ci appare come un artista, che sta gestendo la fase iniziale di un’opera, nella quale il marmo lentamente prenderà forma.

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Un video che ti tiene incollato allo schermo, con gli occhi in estasi seguirai i movimenti silenziosi del capo cava questo un ambiente surreale, che sembra quasi un paesaggio lunare. Le cave di marmo di Carrara sono luoghi così incredibili che quasi ti senti di stare sul set, luoghi che hanno la capacità di farti sentire la grandiosità della natura e del lavoro dell’uomo, dei suoi gesti e delle sue macchine. Un luogo così inaccessibile da rendere ancora più eroica la sfida che questi uomini affrontano ogni giorno.

“Il Capo” di Yuri Ancarani

Il corto è prodotto da NO Gallery (Milano), Gemeg (Carrara), e realizzato in collaborazione con Deneb Media.

Fonte: everythingmarble.it